Oggi viviamo in un mondo dove in base a statistiche di autorevoli medici nutrizionisti, il 77% degli adulti non fa abbastanza attività fisica. Il motivo in genere è legato al fatto che andare in palestra può essere noioso, dispendioso in termini di tempo e talvolta senza risultati.
Per rimediare a ciò, non c’è niente di meglio che attrezzarsi in casa optando ad esempio per l’acquisto del miglior vogatore. In riferimento a quest’ultimo, vediamo quali sono i muscoli interessati quando lo si utilizza per l’attività fisica e i benefici che può portare in termini di salute se usato con una certa costanza.
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I validi motivi per allenarsi con un vogatore:
Imita il movimento regolare del canottaggio sull’acqua del mare o del lago, e può aiutare sia coloro che sono interessati alla perdita di peso che soggetti che intendono invece ottimizzare la costruzione della massa muscolare.
Inoltre, è anche un’opzione efficace in quanto permette di mantenere cuore e polmoni sani. Premesso ciò, va altresì aggiunto che affidare il proprio corpo al vogatore significa praticare un esercizio fisico perfetto, poiché consente di ottenere un allenamento ad alta intensità e fornisce efficienza e potenza a più gruppi di muscoli del corpo. A differenza di altri popolari esercizi basati su macchine come la cyclette o il tapis roulant, una vogata sul suddetto attrezzo, agisce su ben nove diversi gruppi muscolari che comprendono l’86% del totale di quelli presenti nel corpo.
Le fasi di esercizi ginnici con il vogatore e i muscoli interessati:
La bellezza di un esercizio fisico con il vogatore consiste nel fatto che attiva contemporaneamente la parte inferiore del corpo (quadricipiti e glutei), quella superiore (deltoidi e dorsali) e i muscoli centrali (addominali).
Per capire meglio a quali muscoli si rivolge un allenamento con il vogatore, immergiamoci nelle quattro fasi che l’uso richiede e che sono nell’ordine l’inizio, la spinta, il raggruppamento e il recupero.
Il primo ad esempio si ottiene nel momento in cui il sedile viene fatto scorrere completamente in avanti e l’interessato è posizionato vicino alla parte anteriore del vogatore. Per eseguire questo movimento, basta piegare le ginocchia vicino al petto mantenendo gli stinchi verticali rispetto al suolo.
I muscoli interessati nella fase iniziale:
Nella prima fase di vogata, i muscoli interessati sono innanzitutto i tricipiti. Durante il movimento di presa, vengono infatti utilizzati per estendere le braccia e i gomiti in avanti per afferrare il manubrio nella posizione di partenza.
In secondo luogo la vogata interessa i muscoli delle gambe ed in particolare quelli posteriori della coscia, i glutei e i polpacci che si comprimono mentre gli stinchi sono tenuti in posizione verticale. Infine va sottolineato che un’eccellente sollecitazione la subiscono anche i muscoli della schiena; infatti, durante la ripresa in particolare vengono attivati quelli dorsali che tra l’altro sono i più importanti poiché controllano l’estensione delle braccia e delle relative scapole.
I muscoli interessati nella fase di spinta e di raggruppamento:
La fase successiva del colpo di voga è chiamata in gergo spinta, e inizia appunto spingendo i piedi all’infuori fino a quando le gambe non sono completamente distese. Per portare a buon fine questa operazione bisogna innanzitutto compattare spalle, braccia e schiena per tirare il manubrio indietro verso lo sterno o la cassa toracica. Questi passaggi vanno eseguiti con un movimento fluido e veloce.
A seguito di tale fase di vogata, a rafforzarsi saranno ancora una volta i muscoli delle gambe, in particolare i posteriori della coscia e i glutei e che si contraggono durante il movimento di spinta per estendere i fianchi, mentre la parte superiore del corpo si appoggia leggermente all’indietro con un angolo di 45 gradi.
Ad usufruire di tale azione sono anche le spalle (quando le gambe spingono il corpo indietro lungo il binario e i muscoli delle spalle si contraggono) e i bicipiti ovvero quando le mani raggiungono le ginocchia, e che si attivano per tirare il manubrio verso le costole inferiori. Nella terza fase che è strettamente correlata ai movimenti della seconda e che in gergo viene definita di raggruppamento, si coinvolgono tutti i muscoli del corpo stabilizzandolo.
Con questo movimento, si rafforzerà in primis il torso che è composto principalmente da cinque muscoli e che includono il retto dell’addome, l’addome obliquo interno, quello esterno, il piramidale e il trasverso.
I muscoli interessati nella fase di recupero:
Il movimento finale di un colpo di canottaggio simulato a casa su un vogatore è definito di recupero, ed è fondamentalmente uguale ai primi tre passaggi ma al contrario. Premesso ciò, per eseguire correttamente la fase di recupero basta allungare le braccia davanti (verso il volano) mantenendole parallele al suolo.
Successivamente è necessario piegare in avanti i fianchi e le ginocchia usando i muscoli posteriori della coscia. Questo movimento della fase di recupero rafforzerà tra l’altro i tricipiti, la parte alta delle gambe e dei polpacci, e i muscoli della zona superiore e inferiore delle gambe ma in particolare quelli posteriori della coscia.
Gli altri benefici dell’uso di un vogatore
I muscoli scheletrici non sono gli unici a beneficiare del canottaggio simulato a casa su un vogatore; infatti, anche il sistema cardiovascolare ottiene un buon allenamento poiché questo attrezzo utilizza tutto il corpo, e svolge un ruolo essenziale mantenendo cioè la frequenza cardiaca elevata e consentendo ai polmoni di lavorare duramente.
Se tutto ciò non bastasse per consigliare l’acquisto di un vogatore, è importante aggiungere che un esercizio con questo attrezzo oltre ad essere un ottimo modo per il fitness quotidiano è l’ideale anche per chi soffre di dolori articolari o lesioni.
A differenza di altri tipi di macchine cardio il canottaggio simulato con il vogatore è praticamente a impatto zero, senza carico, e aiuta a bruciare i grassi. In riferimento a questi ultimi, va infatti sottolineato che con un vogatore l’attivazione di tutti i principali gruppi muscolari consente non solo di far aumentare il consumo di calorie durante l’allenamento, ma aiuta anche a costruire dei tessuti metabolicamente più attivi e ovviamente a ridurre i grassi corporei in eccesso.
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